23 gennaio 2018

23.1.18

Ma è vero che chi sciopera fa il ponte?

Questo il sospetto che la maggior parte degli utenti ha, pochi i numeri e gli argomenti a favore di chi tenta di dimostrare il contrario.


Nei giorni scorsi, tanto per cambiare, s'è infiammata ancora una volta la polemica di chi asserisce che lo sciopero dell'ATAC fatto il venerdì non è un giorno di ferie ma un giorno di lotta. Dall'altro lato tanti utenti (a cui vogliamo dare voce) che invece si vedono abbandonati da tutti. Quello che emerge da tutto questo dibattere è che le idee degli scioperanti sono poche e anche mal organizzate sulla questione Scioperdì.

Ma vediamo nel dettaglio alcune affermazioni controverse.


  • La legge dice che possiamo fare sciopero quando ci pare (cit. @cond_metrob )
Non è un argomento per smentire il fatto che si usa lo sciopero per fare ferie.

  • Quando c'è sciopero facciamo assemblea (cit. @cond_metrob )
Non esiste un documento che attesti che chi sciopera va all'assemblea.
I fatti inequivocabili durante lo sciopero sono evidenti: nessun scioperante in giro a fare informazione all'utenza sulle ragioni dello sciopero se non qualche comunicato sui social, nessun picchetto di protesta davanti alle stazioni. La sensazione conseguente che ha chi guarda lo sciopero da fuori è ovvia: sciopero=ferie.

  • Lo sciopero viene fatto nel giorno di meno fastidio per l'utenza
Nessuno studio in merito citato.
Dopo aver fatto costatare la cosa a chi sosteneva questa assurdità, senza citare studi in merito (Censis, Istat etc), alcuni sostenitori dello sciopero hanno ripiegato su insulse motivazioni come quella del prefetto che ha spostato qualche sciopero (che non era di venerdì) per motivi di ordine pubblico. Ebbene, magia delle magie, senza fare troppi studi, tenuto presente che uffici e scuole son chiuse il sabato e la domenica scopriamo che i giorni di minor disagio sono il sabato e la domenica. Che lo sciopero sia fattibile il sabato o la domenica ce lo dimostrano i lavoratori di Cotral che hanno scioperato di sabato e i lavoratori trenord che dopo il deragliamento di Pioltello hanno indetto un giorno di sciopero domenicale. Ma c'è di più: lo sciopero nasce nel 1800 in inghilterra come forma di protesta del lavoratore contro il proprio datore di lavoro. Ammesso che il senso dello sciopero sia ancora quello, lo sciopero andrebbe organizzato nel giorno in cui si dà meno fastidio all'utenza e/o in forme tali da danneggiare gli introiti dell'azienda (impedendo l'obliterazione, impedendo all'azienda di fatturare km al Comune).

  • Sono tutti turnisti, pochi possono godere del venerdì per allungare il riposo
E a questa domanda tentiamo di rispondere con i numeri partendo da

Percentuale dei turnisti: 80% , cioè 80 dipendenti su 100 non fanno orari di ufficio. Mettiamo da parte i restanti 20 colletti bianchi e concentriamoci sui turnisti.


Prendiamo in considerazione tutti coloro che hanno il giorno di riposo di giovedì e di sabato e che in teoria potrebbero beneficiare dello sciopero come giorno di riposo aggiuntivo.
Nell'articolo si afferma che nel settore di superficie i turni verrebbero organizzati a cicli di 10 settimane: per 2 settimane riposi un weekend, per 3 settimane riposi la domenica, per 5 settimane riposi durante un giorno feriale.
Tradotto in "frazioni", a prescindere dalla settimana che prendiamo in esame, su ogni 10 turnisti di questo settore,
  • 2 beneficierebbero dello sciopero-weekend-lungo
  • 3 riposerebbero solo la domenica, quindi toccherebbe loro lavorare il giorno dopo dello sciopero
  • dei restanti 5 a cui tocca un giorno di riposo feriale, chi avrebbe il giovedì di riposo beneficierebbe del 'ponte-sciopero', ossia uno sui 5 appena menzionati.
Totale: per 3 turnisti su 10 del settore superficie (30%) lo sciopero del venerdì è una vera comodità, una sorta di weekend infrasettimanale.

Sul settore metroferro le spiegazioni sono più 'fumose' ed evasive. Ci mettiamo dunque nel "caso peggiore" facendo finta che il ciclo dei turni sia di 6 settimane. Nel caso reale la percentuale di giorni di riposo è più alta rispetto alle giornate lavorate. Se qualche turnista vorrà farci avere notizie siamo pronti a ricalcolare. Data dunque una settimana a caso e uno sciopero di venerdì, il lavoratore su 6 che riposa il giovedì farà sciopero-ponte, stessa cosa sul lavoratore su 6 a cui tocca il sabato di riposo.
Totale: almeno 2 lavoratori su 6 beneficierebbero dello sciopero-ponte (33%) per godere di 2 giornate di riposo consecutive.

Prendiamo dunque il pallottoliere e tiriamo le somme delle somme. Vediamo quanti sono coloro per i quali lo sciopero significa "ponte" facendo due ipotesi opposte:
  • Se tutti fossero turnisti del settore superficie, di quell'80% dei dipendenti dovremmo prendere il 30%. Pertanto, su 80 turnisti (su 100 dipendenti) il 30%, cioè 24 lavoratori, farebbero sciopero-ponte (in altre parole il 24%)
  • Se tutti fossero turnisti del settore metroferro, di quegli 80 dipendenti su 100 dovremmo prenderne una percentuale più alta, il 33%, un terzo, 26-27 lavoratori (26,6%)
Pertanto, alla domanda "quanti dipendenti ATAC beneficierebbero dello sciopero ponte?" la risposta è: una percentuale che oscilla tra il 24% e il 26%...e non ci abbiamo messo dentro i colletti bianchi! Insomma, secondo i nostri calcoli (la matematica non è un'opinione) basati sulle poche e confuse informazioni dell'articolo apparso su OQ, lo sciopero di venerdì sarebbe un giorno di autentica festa per più o meno un quarto dei lavoratori (25%).


Alla percentuale appena calcolata affianchiamo il dato ufficiale dell'adesione all'ultimo sciopero: 23% dei lavoratori. Non lo commentiamo, lasciamo a voi decidere se correlare o meno i due numeri.



E adesso un messaggio per i lavoratori del comparto trasporti di Roma

LA CONCLUSIONE da parte di tutti coloro che pensano che lo sciopero è un giorno di ferie avrebbe un certo fondamento, abbiamo usato i verbi al condizionale in quanto, fino a prova contraria, di indizi "per pensare male" ce ne sono in abbondanza. L'odio da parte di alcuni utenti verso "la categoria" nasce proprio da determinati comportamenti che i lavoratori scelgono di avere quando si sciopera, a partire dalla scelta del giorno e dalla modalità.

Soluzioni?
  • Maggiore comunicazione e informazione all'utenza da parte dei sindacati e dei lavoratori che proclamano lo sciopero
  • Una rappresentanza dei lavoratori che sia più vicina agli utenti anche nel periodo di non sciopero.
  • Scioperi organizzati in modo da danneggiare il datore di lavoro e non l'utenza, che superino il concetto di "fasce di garanzia" e forniscano il "minimo sindacale" a chi usa il servizio.
  • Scioperi organizzati in giorni della settimana sempre differenti (perchè non il sabato o la domenica?)
P.S. Siamo disponibili a rettifiche/integrazioni, purchè gli argomenti siano validi

P.P.S. Ringraziamo la prole per averci prestato il pallottoliere
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